Baccarat Mosaique bicchiere tumbler viola
BACCARAT -
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Baccarat Mosaique bicchiere tumbler viola
Cristallo
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Baccarat Mosaique bicchiere tumbler viola
Realizzato a mano con le tradizionali tecniche di soffiatura del vetro, il servizio da tavola ha una silhouette semplice, precisa ed elegante. La forma sobria dei bicchieri rende il loro uso appropriato per qualsiasi esperienza di consumo: come bicchiere da acqua o da succo di frutta, o mescolati con i set da bar in cristallo Baccarat Clear. I bicchieri Mosaïque soffiati a mano sono in cristallo trasparente e sono disponibili in una vasta gamma di colori allegri: arancio, topazio, mezzanotte, ametista, blu cobalto, smeraldo, muschio, zaffiro e il caratteristico cristallo rosso rubino di Baccarat. Il gioco di luce con la superficie liscia e il vetro colorato creano un tavolo radioso e un’avvincente serata.
Alcune Curiosità
Baccarat è un comune francese situato nel dipartimento della Meurthe e Mosella nella regione del Grand Est. Gli abitanti si chiamano Bachamois.
È stata proprio questa città a dare il nome al cristallo che qui si fabbrica dal XVIII secolo con la tecnica creata da Aimé-Gabriel d’Artigues.
La storia dei cristalli Baccarat inizia nel 1764,
quando Louis de Montmorency-Laval, vescovo di Metz, chiede al re di Francia Luigi XV di aprire una fabbrica per la produzione del vetro, perché all’epoca si era costretti a rifornirsi a Venezia o in Boemia; l’autorizzazione con regio decreto arriva il 16 ottobre 1764. Così, nel villaggio di Baccarat in Lorena, sulle rive del fiume Meurthe, nasce la Verrerie Sainte Anne. La vetreria viene rilevata nel 1816 dall’imprenditore Aimé-Gabriel d’Artigues, già proprietario in Belgio della Cristalleria Vonèche, che sposta tutta la produzione a Baccarat. Da questo momento la Verrerie si specializza nella lavorazione del cristallo, diventando dopo qualche anno la prima manifattura di cristallo di Francia, con commesse prestigiose da parte del re Luigi XVIII, poi Carlo X e Luigi Filippo.
Durante il periodo della Restaurazione,
vengono apportate innumerevoli innovazioni, create nuove lavorazioni e colori particolari (come ad esempio il famoso rosso dorato), premiate nel corso degli anni da riconoscimenti e medaglie d’oro. In un primo tempo Baccarat fornisce i suoi cristalli anche ad artisti esterni, tra i quali Madame Désarnaud. la prima che ha l’audacia di eseguire dei mobili interamente in cristallo, come il tavolo da toilette della Duchessa du Berry, da lei realizzato su disegno di Nicolas-Henry Jacob (1782-1871, allievo di David), ora al Louvre. Madame Désarnaud, vedova Charpentier, aveva portato avanti l’azienda del marito con grande passione e spirito imprenditoriale.
Ancora oggi si possono ammirare al Museo d’Orsay a Parigi e fu anzi durante l’Esposizione Universale del 1823, il marchio Baccarat si rivela al mondo. Fioccano commissioni da parte di re e imperatori. Come il calice Harcourt simbolo dell’azienda e tuttora in produzione, creato nel 1841 per il re di Francia Luigi Filippo, inciso con il monogramma reale e con il caratteristico bottone rosso rubino ottenuto con la fusione progressiva alla temperatura di cinquecentoquaranta gradi del cristallo e della polvere d’oro.
Agli inizi del ‘900
Baccarat produce i primi flaconi di profumo. Anche il Sillage de la Reine, il profumo ricreato recentemente in base a quello utilizzato da Maria Antonietta, è contenuto in un flacone in cristallo Baccarat. Nel 1948 viene disegnato Soleil, un grande orologio dai raggi di cristallo. Disegnato da George Chevalier, è ispirato al simbolo del Re Sole (usato per i cancelli del Palazzo di Versailles). Il primo acquirente del prezioso oggetto è Arthur Miller, che lo sceglie per decorare il suo appartamento di Manhattan, all’epoca del suo matrimonio con Marilyn Monroe. Nel 1956 vengono realizzati due flaconi con iniziali in oro zecchino, per il matrimonio del principe Ranieri di Monaco con Grace Kelly.